1. Non mangiare alcun fungo se non conosci il suo sosia velenoso
Spesso un fungo tossico od indigesto assomiglia ad un fungo commestibile, soltan-to una sicura determinazione può evitare uno scambio pericoloso.
2. Per molto tempo dubiterai in attesa di avere una certezza
Se oggi acquisisci la conoscenza di una nuova specie di fungo, aspetta di averla rac-colta almeno una diecina di volte prima di consumarla.
3. Ti asterrai dal raccogliere funghi troppo giovani o troppo vecchi
È difficile determinare con sicurezza un fungo non troppo immaturo o troppo vec-chio; se troppo giovane non ha sviluppato il suo colore, sapore, odore, i suoi carat-teri tipici, se troppo vecchio questi caratteri possono essere alterati.
4. Isolerai con cura i funghi che non conosci
Se raccogli una specie che non conosci, per farla determinare da un esperto, avvol-gila in un pezzo di foglio d’ alluminio in modo da isolarla dagli altri funghi; una specie mortale mescolata ad altri funghi costringerà ad eliminare tutta la raccolta.
5. Porterai all’esperto l’intera raccolta
Quando non si è certi della determinazione, conviene far peritare tutto il raccolto.
6. Preferirai alle illustrazioni la descrizione di UNO CHE SA
Spesso le tavole a colori hanno tonalità troppo vive o comunque diverse dalla realtà; un fungo si riconosce meglio dalle caratteristiche macroscopiche che dai colori (una pioggia abbondante o un periodo di secca li possono mutare molto).
7. Non dare retta ai pregiudizi che spesso inducono all’errore
Far bollire col sale, macerare in acqua e aceto, non eliminano le tossine mortali. Tanto meno sono indice di una commestibilità le prove come la posata d’argento che non annerisce o il prezzemolo che non scurisce, o la crudele prova sugli anima-li. Le lumache mangiano le Amanite mortali impunemente. Alcuni funghi, soprat-tutto i più pericolosi, danno sintomi di avvelenamento anche a distanza di giorni. Un fungo a carne bianca, di buon odore e sapore, non è sempre commestibile, men-tre funghi che diventano bluastri, sono, dopo cotti, ottimi commestibili.
8. Diffiderai di chi “sa tutto” e determina spedito
In natura esistono moltissimi funghi (solo i Basidiomiceti sono circa 5.000); anche il grande micologo Bruno Cetto ha esitato davanti ad un esemplare; l’indecisione non deve essere considerata ignoranza, ma talvolta, alta qualificazione.
9. Consumerai la tua raccolta entro breve tempo
I funghi sono deperibili, quindi vanno cotti nella stessa giornata dalla raccolta; in frigo si conservano non più di due giorni.
10. Attento alla volva e all’anello
Le Amanita phalloides, verna e virosa, hanno alla base del gambo una specie di gu-scio membranoso (volva) non sempre visibile perché interrato, e un anello sul gam-bo, che può essere stato portato via da una pioggia o disseccato; bisogna cercarne con cura la traccia, perché un solo esemplare di questo trio può portare a morte un’intera famiglia.
Un commento
Sagradelfungo PorcinoLariano
complimenti per il sito